L’anno è 2001, il cinema sta vivendo una rinascita del thriller action e Michael Mann, maestro della tensione atmosferica e dei dialoghi serrati, ci regala uno dei suoi capolavori: Collateral. Questo film non è semplicemente un’avventura adrenalinica con inseguimenti mozzafiato e sparatorie letali. È una profonda riflessione sulla natura umana, sul destino e sulla dualità che alberga dentro ognuno di noi.
Collateral si svolge durante una notte a Los Angeles, città simbolo del sogno americano ma anche di tenebre profonde. Max Durocher (Jamie Foxx), tassista con aspirazioni da avvocato, si ritrova coinvolto in un incubo quando il suo ultimo passeggero, Vincent (Tom Cruise), si rivela essere un hitman freddo e calcolatore.
Vincent obbliga Max a trasportarlo in giro per la città, trasformandolo in complice involontario di una serie di omicidi premeditati. Mentre Max è costretto ad assistere agli orrori orchestrati da Vincent, inizia a porsi delle domande sulla giustizia, sul libero arbitrio e su cosa significa essere davvero umano.
Il cast del film è stellare: Tom Cruise offre una performance memorabile come Vincent, un assassino spietato ma sorprendentemente carismatico. Jamie Foxx interpreta magistralmente la disperazione di Max, intrappolato in un gioco pericoloso e cercando di sopravvivere alla notte. Jada Pinkett Smith completa il trio principale nel ruolo di Annie, un’assistente procuratore che cerca di risolvere i crimini collegati a Vincent.
Temi e simbolismi:
Collateral esplora temi complessi come la moralità, la violenza e la redenzione. L’ambiguità morale dei personaggi principali è una delle caratteristiche più affascinanti del film. Vincent, pur essendo un assassino, mostra sprazzi di umanità e filosofismo. Max, d’altra parte, si ritrova a dover fare scelte difficili, mettendo a rischio la propria vita per ottenere giustizia.
Il contrasto tra le luci scintillanti della Los Angeles notturna e le ombre minacciose che nascondono i crimini di Vincent è un simbolo potente del dualismo presente nella società moderna. La città stessa diventa un personaggio del film, con le sue strade trafficate, i quartieri degradati e la costante sensazione di insicurezza che permea ogni scena.
La regia visionaria di Michael Mann:
Michael Mann ha un talento innato per creare atmosfere suggestive e realistiche. Le scene notturne in Collateral sono semplicemente spettacolari, con una fotografia impeccabile che cattura il fascino misterioso della città. La colonna sonora, composta da James Newton Howard, contribuisce a creare un’atmosfera tesa e inquietante.
Mann utilizza spesso primi piani intensi per mettere in risalto le espressioni dei volti dei personaggi, rivelando le loro emozioni più profonde. Le inquadrature dinamiche e i movimenti di macchina fluidi donano al film un ritmo incalzante che tiene lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.
Elementi tecnici di rilievo:
Aspetto tecnico | Descrizione |
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Fotografia | La fotografia di Dante Spinotti è suggestiva e realistica, con un uso magistrale della luce naturale durante le scene notturne. |
Colonna sonora | La colonna sonora di James Newton Howard è cupa e inquietante, contribuendo a creare un’atmosfera tesa e drammatica. |
Montaggio | Il montaggio serrato e dinamico di Dov Hassan e Michael Mann mantiene lo spettatore incollato allo schermo. |
Collateral è un film che non delude le aspettative. È un thriller avvincente con una trama complessa, personaggi memorabili e una regia magistrale.
Un’esperienza cinematografica che lascia il segno e invita a riflettere sulla natura umana e sulle sfide morali del nostro tempo.